ANDALUSIA🌹🌹🌹Lectio Magistralis di JEAN FRANÇOIS BACHIS PUGLIESE🌹🌹🌹

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Carla Patella. Compendio degli Artisti dell’Arte Contemporanea Italiana.

Carla Patella. 1953, Bologna. Andalusia – Acrilici , olio e foglia d’ oro su tela – 120x80cm. Anno 2023. Alcune sensazioni psicologiche possono essere supportate sulla stessa cute avvolgente il corpo medesimo di un soggetto psichico femminile, attraverso la propria mano sinistra, facente parte delle sue svariate membra di appartenenza del suo corpo stesso di ontoconcretizzazione pittorico, come ivi palesato dalla pittrice Carla Patella, con i colori acrilici e gli oli, su una superficie di una tela in lino, rettangolare, di chiara matrice geometrica euclidea, riproducente fantasticamente i tratti psicoiconografici di una ballerina andalusa di flamenco. Sicche’ i colori dei suoi occhi non possono essere percepiti dall’ osservatore del quadro, nel momento in cui egli e’ capace con la sua anima e il suo corpo di ontoconcretizzazione antropico di sostare nei medesimi spazi ontologici accoglienti lui stesso e l’ opera manifesta, poiche’ le palpebre di cotale fanciulla, sono abbassate verso il basso stesso della superficie della tela anzidetta. Conciossiacosa che, si deduce il fatto che, le sensazioni cutanee percepite dall’ anima vegetante di questa ballerina, siano anch’esse stesse in guisa manifeste pittoricamente, attraverso i suoi stessi atteggiamenti del suo stesso corpo di ontoconcretizzazione pittorico, dipinto al centro della suddetta tela in menzione, dall’ estro artistico della pittrice in questione, talche’ quest’ ultimo si palesa con calma e dovizia attraverso delle pennellate sobrie ed eleganti, come dimostra essere l’ anima della pittrice in menzione. Lo sfondo della tela e’ contrassegnato da una densa campitura monocromatica di colore celeste, utile a supportare appieno su se stesso l’ ontoconcretizzazione di svariate macrocromo chiazze aniconiche di colore grigio e giallo manifeste, funzionali a supportare appieno l’accidentalizzazione di nubi che, potrebbero fare fuoriuscire delle goccie di pioggia o delle saette atte a modificare il senso stesso di una calma apparente di Spirito e della Gioia Manifesta che, si puo’ percepire negli stessi atteggiamenti del corpo stesso di ontoconcretizzazione pittorico di cotale soggetto psichico femminile dipinto sulla summenzionata superficie della tela in citazione. Il profumo delle rose rosse, percepibili e sprigionati a primo acchito sul lato sinistro della testa della ballerina, son capaci altresì di suggestionare le sensazioni psicologiche benevole che, si accidentalizzano naturalmente sul corpo stesso di ontoconcretizzazione pittorico e nell’ anima vegetante di questo soggetto psichico femminile, ritratto pittoricamente sulla suddetta superficie della tela manifesta. Dei tessuti di pregio di colore giallo manifesto, avvolgono la totalita’ del corpo stesso di ontoconcretizzazione pittorico di questa ballerina, tranne che, la parte superiore dei due seni che, non passano assolutamente inosservati da colui il quale e’ in grado di percepirli con la propria vista, giacche’ cotali seni riescono ad amplificare la verve e la bellezza di questa ragazza, nonche’ le sue dita con le loro unghie smaltate di colore bordeau, presentono due anelli fatti di pietre preziose e misteriose, capaci di sprigionare con piu’ vigoria la forza stessa della gioventu’ che passa sempre tuttavia di continuo nel tempo e nello spazio che, caratterizzano l’ ontosignificazione della realta’ fenomenica. Il Flamenco nasce dalla danza classica spagnola che si estrinseca con le danze stesse collegate all’antica tradizione campestre e domestica di questa nazione, nonche’ con la moderna tradizione della scuola di nacchere, giacche’ cotale danza, ha suggestionato lo Spirito della Pittrice in menzione per rappresentarla in questa sua codesta opera in menzione, attraverso questa ballerina andalusa. La danza in effetti e’ uno strumento utile, non solo per supportare il movimento stesso delle membra dei tanti corpi di ontoconcretizzazione antropici di determinati ballerini, ma di converso, la danza, ricorre  ovunque, come elemento umano, anche in svariati riti religiosi, utili a supportare in pienezza le svariate consuetudini di vita e degli usi e i costumi dell’ umanita’ recalcitrante che, razionalizza, l’ organizzazione ontologica di ogni nazione del pianeta terra manifesto, scaraventato e levitante quest’ ultimo, nello spazio piu’ profondo e oscuro dell’ universo, ove la sua  superficie e’ capace di percepire i passi stessi sprigionati su di essa da ogni danzatore o danzatrice del mondo manifesto. ll Flamenco è per antonomasia la musica del popolo nomade dei gitani che, durante le loro varie migrazioni effettuate per tutto il medio oriente e il mediterraneo hanno contribuito a far conoscere la loro musica, ovunque ove questo popolo era solito attraversare le nazioni dove spesso si stanziavano in esse stabilmente. Il Pakistan e’ ritenuto il luogo d’origine del popolo gitano, da cui vennero esiliati in seguito a una serie di conflitti e invasioni. I gitani poi passarono in Egitto, in Cechia e in Slovacchia e infine, durante il XV secolo nei Balcani-Italia, in Francia e in Spagna, dove si insediarono stabilmente. La regione dell’Andalusia, e’ caratterizzata secolarmente da una specifica tradizione culturale e scientifica, basata sulla multietnicità, nonche’ cotale regione è il luogo  per antonomasia dove la tradizione Gitana ha trovato le sue condizioni migliori per la propria integrazione e sopravvivenza. Il termine flamenco deriva dall’unione delle parole arabe “felag“ (contadino) e “mengu” (errante, fuggitivo), sicche’ tale termine entrò nell’uso linguistico come sinonimo di Gitano nel secolo XVIII. Jean-François Bachis-Pugliese, Archivista, Semiologo e Critico d’Arte.  Copyright 2023. Tutti i Diritti Riservati

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