”QUELLA STORIA MALEDETTA”💔by François Bachis Pugliese


Tomo16. Carla Patella. Enciclopedia Dell’ Arte Contemporanea Italiana.

Carla Patella. 1953, Bologna. Storia maledetta – Olio e Acrilici su tela – 100x70cm – Anno 2023 – La memoria individuale di un essere psichico femminile e’ capace di rimembrare alla sua mente contemplante, delle vicissitudini di vita che, ritornano a essere rievocate dalla sua anima vegetante, nel momento in cui egli e’ capace di farsi irradiare da energie benevole, funzionali a supportare appieno nei suoi confronti il senso stesso della calma apparente, nonche’ dell’ immanentizzazione del Silenzio Assoluto che si ontoconcretizza ovunque, ove lo stesso Silenzio Manifesto, decide di palesarsi in dante nei tempi, nei luoghi e nelle anime da esso stesso predilette per ontoverificarsi come atto sostanziale all’ interno della realta’ fenomenica. Perciocche’ si deduce adunque il fatto che, la pittrice Carla Patella, rappresenta con i colori a olio e gli acrilici, i tratti psicoiconografici della testa di un soggetto psichico femminile, ove la maggior parte del suo stesso corpo di ontoconcretizzazione pittorico non puo’ essere percepito dall’ osservatore del quadro, nel momento in cui egli e’ capace con la sua anima e il suo corpo di ontoconcretizzazione antropico di sostare nei medesimi spazi ontologici accoglienti lui stesso e l’ opera manifesta. Lo sfondo della tela e’ contrassegnato da svariate cromoinformalizzazioni pittoriche aniconiche, di colore bianco e grigio manifesti sulla summenzionata superficie della tela medesima, sicche’ delle striature accuminate di colore blu, si vettorializzano da una macrocromomassa aniconica sempre di colore blu sopraddetto, rimembranti delle stalattiti delle grotte del mondo. Queste striature accuminate rimembranti delle stalattiti, sono sottoposte in tutto ai processi risolutivi del decocompressionismo pittorico, giacche’ ognuna di esse rappresenta semanticamente le energie malevole di un passato che, e’ pronto a riontoconcretizzarsi nel presente stesso di cotale soggetto psichico femminile, dipinto dall’ estro artistico della Pittrice Patella, sulla summenzionata superficie della tela medesima. Il fumo sprigionato dalla sigaretta e’ capace di supportare appieno delle cromotraspaluminescenze aniconiche di colore bianco che, si attorcigliano a vicenda, per extraverticalizzarsi dalla sigaretta medesima verso l’ alto stesso della superficie della tela manifesta. I grandi occhi di colore blu sono spalancati a osservare uno o piu’ obiecta e soggetti che, la pittrice, non ha rappresentato nel quadro, benche’ essi potrebbero non essere nemmeno ontoconcretizzati sostanzialmente al di fuori del quadro stesso, ossia nella realta ‘ fenomenica, con la conseguenza che, cotale soggetto psichico femminile, potrebbe osservare altro, forse i suoi ricordi o il vuoto assoluto. Non e’ il tempo che passa, ma di converso sono gli esseri psichici che attraversano il tempo manifesto, nel momento in cui ognuno di essi dimostra a se stesso e al mondo stesso di accidentalizzarsi con la propria anima in un corpo di ontoconcretizzazione antropico sulla summenzionata superficie del pianeta terra manifesto, scaraventato e levitante quest’ultimo, nel vuoto piu’ profondo e oscuro dell’universo, ove sulla sua superficie, solo i raggi sprigionati naturalmente dalla luce del sole, riescono su di essa a illuminare gli obiecta coltri e smarriti, nonche’ gli innumerevoli esseri psichici che, con il loro ontoconcretizzarsi, obiecta e soggetti manifesti, sempre sulla superficie del pianeta terra, contribuiscono a ontosignificare l’ ordine di ogni ente che, si impone nella realta’ fenomenica, giacche’ questi ultimi fanno parte anch’ essi con la loro stessa presenza nella realta’ fenomenica dei ricordi ancestrali di questa ragazza, dipinta nel quadro, mentre fuma la sua sigaretta, nella sua somma solitudine del suo Spirito. In effetti dietro le spalle della ragazza sembra aprirsi uno scqarcio fra una dimensione piu’ luminosa e una meno luminosa, palesata quest’ ultima in primo piano sulla superficie della tela medesima, ove si ritrova scaraventato il corpo stesso di ontoconcretizzazione pittorico e l’ anima stessa di sua appartenenza di questo soggetto psichico femminile, caratterizzato ovunque dal colore blu manifesto sulla sua stessa cute e sui suoi lunghi capelli, nonche’ sul resto del suo stesso corpo di ontoconcretizzazione pittorico. La ragazza sembra bloccata, mentre la sua sigaretta brucia di continuo, calma e silente, nonche’ tal fatto e’ causato dal ricordo di una storia maledetta, vissuta in prima persona da lei, in un passato che, potrebbe ripresentarsi anche nel suo attuale presente, per estromettere nella maniera piu’ assoluta il senso stesso di una calma apparente, pronta a trasmutarsi drammaticamente in energie malevole per infierire contro l’ anima vegetante di questo soggetto psichico femminile, dipinto nel quadro in menzione. Jean-François Bachis-Pugliese, Archivista, Semiologo e Critico d’Arte. Copyright 2024. Tutti i Diritti Riservati. 

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