Carla Patella – L’ indecisione di Jolie – Tecnica mista su tela – 120x80cm. Un soggetto psichico femminile, che appartiene alla specie europea, di giovane eta’, viene rappresentato su una superficie di una tela in lino bianca, rettangolare, di chiara matrice geometrica e euclidea, dove la gestualita’ pittorica, calma e pacata dell’ artista Carla Patella trova
il suo supremo esito iconografico attraverso questa sua opera manifesta, dedicata a tale soggetto psichico femminile sopracitato che si impone al centro del quadro. Lo sfondo dell’opera viene completamente ricoperto dalle varie micromacro chiazze policromatiche irregolari, che definiscono la possanza della ritmocromoinformalizzazione iconografica, sicche’ queste ultime sospendono la presenza medesima di una qualsiasi campitura monocromatica e la certificazione strutturale di una scena di paesaggio antropico o naturale, nonche’ l’ evocazione da parte dell’artista suddetta, per quanto riguarda l’ utilizzo di un qualsiasi tipo di prospettiva ideale, viene estromessa, perche’ non richiesta e non esigente per rappresentare un ambiente claustrofobico e psicoallucinante, suggellante l’ idealizzazione di una parete di una stanza o altro di differente che possa rimembrare alla mente contemplante dell’osservatore dell’opera in questione, quanto ivi sopracitato per tale ambiente psicoallucinante, accogliente quest’ ultimo la presenza stessa, del suddetto soggetto psichico femminile ivi iconograficizzato al centro del quadro. Le linee di contorno esili o massive del primo disegno di base realizzato a matita, vengono occultate dalla sovrapposizione delle velature dei colori ad olio su quelli acrilici, che sono distribuiti sulla superficie della tela medesima attraverso i vari pennelli utilizzati dalla pittrice Patella, nonche’ ella, la pittrice, non ripropone tali linee di contorno delle matite attraverso i colori acrilici o a olio da ella stessa utilizzati per rafforzare la perimetralizzazione dei tratti psicoiconografici e del resto delle varie membra del corpo di appartenza di tale soggetto psichico femminile, per dei motivi che, la pittrice in questione, predilige vivacizzare il biditridimensionalismo conico ideale e dei vari tratti psicosomatici della giovane ragazza, atti a supportare attraverso di essi, la certificazione dei suoi stati emotivi che manifestano a un soggetto psichico che si ritrova con la sua mente contemplante e il suo corpo di appartenza a sostare con il suo peso specifico e la sua possanza volumetrica nei medesimi spazi immanenti, accoglienti se stesso e l’ opera medesima, di suggellare attraverso quest’ultima, la possibilta’ di manifestare al sudetto osservatore dell’opera degli atteggiamenti corporali supportati dai vari movimenti dei tratti psicosomatici del soggetto femminile ivi riprodotto sulla superficie della tela, dacche’ la possanza dell’ immanentizzazione delle caratteristiche emotive di quest’ ultima, sono scatenate da alcune decisioni personali collegate ad esse, da cui tali emozioni riescono in parte a certificare delle situazioni di disagio spirituale che sono riconducibili alla passione, all’ amore e agli istinti naturali, che se non controllati dallo strumento della ragione, le stesse, potrebbero manifestare nei riguardi di questa giovane ragazza, delle esperienze di vita negative, atte a deprivare in lei, il suo stato di innocenza e di somma felicita’ personale che sono collegate sinergicamente alla sua giovane eta’. La cute che avvolge la struttura muscolare della ragazza, risultano in parte messe in rilevanza dal loro non occultamento del tessuto della camicia, nonche’ parti del gioioso seno possono celebrare la possanza della bellezza e del fascino ambiguo di tale soggetto femminile ivi iconograficizzato al centro dell’ opera, talche’ la ragazza stessa, risulta l’ unica e la sola protagonista assoluta per la quale sudetta opera viene dedicata dalla pittrice Carla Patella a tale soggetto psichico femminile ivi iconograficizzato sulla superficie della tela in questione. L’ atteggiamento di diffidenza da parte della ragazza nei riguardi di un altro essere psichico che la pittrice Patella non risulta mettere in evidenza all’ interno di questa sua opera, viene concretizzato dal capo inchinato e dallo sguardo di diffidenza, come del resto dalla mano destra che raccoglie in essa parte della lunga chioma dei cappelli, per utilizzarla come un arma di difesa per proteggere parte del suo viso contro degli eventuali pericoli, che potrebbero manifestarsi da parte di un qualcosa o da un qualcuno che l’ artista Patella decide di non rappresentare nel suo quadro, per dei motivi collegati che, l’ opera stessa, viene realizzata solo esclusivamente, per incentrare tutta l’ attenzione visiva dell’ osservatore dell’opera medesima, solo sul soggetto femminile ivi rappresentato al centro del quadro, nonche’ esaltare al massimo protagonismo assoluto il suddetto soggetto psichico femminile iconograficizzato e le tante sensazioni collegate all’ indecisione, al senso del pericolo e della paura di un futuro misterioso, che lo stesso soggetto psichico risulta manifestare nei suoi atteggiamenti corporali e dai messaggi che vengono trasmessi dai suoi vari tratti psicosomatici nei riguardi di tutti i coloro i quali sono intenti ad osservarla. Jean-François Bachis-Pugliese Semiologo e Critico D’Arte. Copyright 2021. Tutti i Diritti Riservati